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Cantina della Trexenta: dal Nasco al Carignano, dai vitigni autoctoni a quelli internazionali

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Cantina della Trexenta: dal Nasco al Carignano, dai vitigni autoctoni a quelli internazionali

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    Una grande passione per la terra e tanto coraggio per iniziare una nuova avventura: queste erano le caratteristiche principali dei 23 viticultori della Trexenta che dal 1956 diedero vita alla Cooperativa Agricola Trexenta.

    La cantina Trexenta si trova a Senorbì (vicino Cagliari, in Sardegna – Italia) e vanta ormai tanti anni di presenza ma anche uno sviluppo costante.

    Si tratta infatti di una cooperativa ormai storica ma in continua crescita, situata in una terra millenaria.

    L’esportazione dei vini iniziò già negli anni ’70, in particolare per le varietà Nuragus e Monica, che vennero esportati in Francia e Germania.

    Negli anni Ottanta arrivarono nuovi vitigni 

    Arrivarono gli anni ’80 e con essi la Cantina della Trexenta mise in moto un’opera di diversificazione produttiva.

    Vennero impiantati così i vigneti di uve Vermentino e Cannonau , poi successivamente, in tempi più recenti, sarà anche il turno di Carignano, Chardonnay e Montepulciano.

    Oggi la cantina si estende su una superficie importante.

    Si parla infatti di circa 200 ettari di vigneto, che vengono gestiti con tutta l’esperienza e le competenze acquisite negli anni.

    Caratteristiche vincenti

    Il territorio nel quale è situata la cantina ha un terreno decisamente fertile e che beneficia di un clima mediterraneo.

    Questo permette di avere qualità e varietà di uve.

    Il prodotto della cantina Trexenta, grazie a queste condizioni e a un lavoro altamente qualificato, riesce a imporsi sul mercato con la forza di tutte queste caratteristiche insieme: la varietà storica, la qualità del prodotto, la professionalità e la lunga competenza della lavorazione.

    Varietà storica

    Abbiamo nominato tante volte la varietà e la storicità, riferendoci ai prodotti di questa cantina.

    Non l’abbiamo fatto a caso.

    Basti pensare infatti che le viti coltivate qui erano giunte in Sardegna già nel periodo fenicio (IX – VIII sec. a.C.) e durante la dominazione Cartaginese (VI sec. a.C.) e Romana (III sec. a.C.).

    Così come non mancano di spessore storico nemmeno le varietà di queste, introdotte successivamente.

    Un grande successo al Vinitaly 2018: Sant’Efis e Contissa premiati per la loro qualità

    Il Vinitaly del 2018 è stato un successo per la Cantina Trexenta.

    Premiati il ​​Vino Bianco Nasco di Cagliari DOC Sant’Efis 2016 e il Vermentino di Sardegna DOC Contissa 2017, 90 punti per questi ottimi bianchi.

    Il Nasco Sant’Efis è un omaggio a Sant’Efisio , il Santo più importante della bellissima isola della Sardegna.

    Si tratta del martire protettore della città di Cagliari, che identifica una delle feste isolane con più partecipanti, festeggiato ogni 1 ° maggio dal 1657.

    La tradizionale ospitalità radicata nella cultura sarda è un valore condiviso da tutti i soci della cooperativa della cantina Trexenta, che ha nel suo spazio interno anche una sala adibita alle degustazioni.

    In queste occasioni si guidano le persone verso la comprensione dei vini, con delle visite di gruppo valorizzate dalla ricca enoteca che racconta la cultura e il territorio.

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